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La centralità del tema casa e delle politiche abitative nel nostro Paese viene dal fatto che siamo primi in Europa per numero di abitazioni pro-capite: 12.539.173 edifici residenziali e 32.302.242 abitazioni, di cui il 78% circa occupato da famiglie residenti. Stando ai dati ISTAT, in Italia risultano 599 abitazioni ogni 1000 abitanti contro una media europea di 506. Un primato ma anche un’urgenza, alla luce della graduale perdita di valore dello stock edilizio (specialmente nelle aree periferiche) dovuta al fatto che il 72% degli edifici ha più di 40 anni ed è stato costruito prima della legge n. 373/76 sull’efficienza energetica e che il 68% delle abitazioni hanno una classe energetica compresa tra E e G (in realtà, poiché non tutti gli edifici sono dotati di Ape, il dato sarebbe ancora peggiore e, su circa 36 milioni di abitazioni presenti nel nostro Paese, quelli nelle classi energetiche peggiori sono stimati l’82% del totale).
La riqualificazione energetica degli edifici è un tema centrale per aumentare il valore di un immobile sul mercato, offrire un maggiore comfort e, con uno stile di vita più consapevole, un indubbio risparmio sulle bollette oltre ad avere un impatto positivo sull’ambiente limitando le emissioni di carbonio nell’ambiente. Come riportato nella direttiva “case green” gli edifici residenziali sono responsabili in Europa del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2.
Analizzare l’efficienza energetica di un immobile attraverso indagini strumentali termografiche è il necessario punto di partenza. La termografia è una tecnica di analisi non distruttiva che si basa sull'acquisizione di immagini nel campo dell'infrarosso. Attraverso l'utilizzo di una termocamera, lo strumento utilizzato per eseguire controlli di tipo termografico, si eseguono controlli non distruttivi e non intrusivi. Le termocamere rilevano le radiazioni nel campo dell'infrarosso dello spettro elettromagnetico e compiono misure correlate con l'emissione di queste radiazioni. Questo strumento è in grado di rilevare le temperature dei corpi analizzati attraverso la misurazione dell'intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame. Per una corretta analisi dello stato di degrado di un manufatto, spesso la termografia viene affiancata ad interventi distruttivi quali il prelievo di campioni per prove fisico-chimiche da effettuare in laboratorio; in alcuni casi viene utilizzato come unico metodo di indagine. La termografia, come tutte le altre prove non distruttive consente: · di operare all’interno degli edifici senza dover sospendere le normali attività, limitando al minimo i disagi per gli abitanti; · di evitare ulteriori traumi a strutture dissestate, limitando il numero dei saggi distruttivi ai punti realmente rappresentativi per la formulazione del quadro diagnostico generale. I principali campi di applicazione nell'edilizia sono: · verifica dell'isolamento; · verifica delle impermeabilizzazioni; · analisi del degrado dovuto ad umidità; · ricerca di cause di infiltrazioni idriche; · ricerca di elementi costruttivi nascosti.
I principali campi di applicazione della termografia in edilizia sono: · analizzare l’efficienza termica dell’involucro, la presenza di ponti termici; · rilevazione di strutture e passaggi di canalizzazioni sotto intonaco; · tracciatura degli impianti termici; · rilevazioni di trasmittanza termica (termoflussometro); · verifica di infiltrazioni d’acqua e umidità di risalita; · verifica regolare esecuzione cappotti e installazione serramenti; · ricerca perdite su impianti di riscaldamento; · analisi termica dei moduli fotovoltaici.
Analisi dell’efficienza dell’impianto elettrico e di illuminazione: · diagnosi energetica · monitoraggio consumi energetici · indagini di conformità dell’impianto elettrico |